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Henri-Edmond CROSS (1856 - 1910)
Henri-Edmond Cross dipinse a le Lavandou per meglio cogliere lo scintillio del mare e il riverbero del sole. Sulla spiaggia di Saint-Clair si fece costruire un capanno per conservare i pennelli e ricevere gli amici come Théo Van Rysselberghe, Manguin e Signac

Nacque a Douai nel 1856; fin dalla più tenera età un suo cugino – il dottor Soins – scorge in lui grandi doti artistiche e decide di fargli seguire alcuni corsi di disegno a Lille. Il giovane Henri-Edmond Delacroix (questo era il suo vero nome) avrà come mentore e professori Carolus Duran, Alphonse Colas e, più tardi a Parigi, François Boivin. A 25 anni espone per la prima volta le sue opere al salone del 1881 con uno pseudonimo, ovvero la versione inglese del suo nome – Cross – per evitare qualsiasi confusione con il famoso pittore Eugène Delacroix.

Henri-Edmond CrossNel 1891, Henri-Edmond Cross perviene al divisionismo, e rompe con un tipo di passione estetica che praticava ormai da 10 anni per lanciarsi con entusiasmo nel gruppo che animava il Salone degli Indipendenti (manifestazione di cui fu uno degli artefici fin dal 1884). L'ex discepolo degli Impressionisti mette in mostra degli Indipendenti il ritratto divisionista di sua moglie (conservato al Museo d’arte moderna). Cross decide di vivere la maggior parte dell’anno nel Var, a Saint-Clair au Lavandou. Si impegna politicamente e diventa amico degli anarchici. Tuttavia, la malattia tormenta questo poeta della luce, visto che problemi reumatici e poi oculari ne alterano lo stato di salute.

Fu così che il pittore si reca per un soggiorno in Italia, rimanendo impressionato dalle opere di Tintoretto e di Canaletto. Poi, assieme a Signac, Cross rivela della Provenza una bellezza nuova, dalla luminosità naturale e impareggiabile: nasce così il fauvismo, annunciato dalle sue opere dell’inizio del XX secolo, nelle quali si avverte già il seme di una nuova armonia cromatica che poi farà scuola con Matisse nel lusso, calma e voluttà, per prefigurarvi la dottrina di una nuova pittura astratta. Henri-Edmond CROSS contribuì, assieme ai neo-impressionisti, ad uno sconvolgimento storico che rimise in causa tutte le teorie pittoriche. Al termine di una vita troppo breve, Cross visitò ancora una volta la Toscana per poi tornare a Le Lavandou dove dette vita alle sue ultime opere. A maggio del 1910, all’età di 54 anni, muore di tumore.

La Barque Bleue. Henri-Edmond Cross

Ne “La nuvola rosa”, dipinta nel 1896 in occasione del suo soggiorno a Saint-Clair, la topografia della Costa Azzurra e la luce mediterranea gli ispirano tonalità più vivaci e un tocco più intenso. Riesce così ad adattare lo stile rigido del puntinismo alla propria tecnica, creando piccole macchie, tonde, rettangolari o a rombo, di dimensioni più o meno uguali e dagli spazi regolari che, unite una accanto all’altra sulla tela, creano l’impressione del mosaico.

Ne “La barca blu”, la composizione si realizza su un’alternanza di tre strisce parallele e orizzontali, chiare e scure, riservando i colori per gli elementi intensi (acqua e scafo della barca) e i colori caldi per i toni più chiari (il villaggio sullo sfondo, le due reti della barca, il porto e gli alberi sulle montagne). Questa composizione si basa sui contrasti che caratterizzano tutta la tela: la maestosità dell’oro e dell’arancio vivo si oppongono al viola e blu intenso con accenti di rosso e verde. Il colore circola più liberamente rispetto a quanto avviene, ad esempio, nelle opere che Signac nello stesso periodo dedica alle pinete di Saint-Tropez.
Autoportrait Henri-Edmond Cross

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